Oggi volevo analizzare uno dei 5632 motivi per cui non potrei fare la fashion blogger. Mercoledì ero a un concerto (se ti interessa sapere a quale concerto è se mi è piaciuto, clicca sulla mia recensione). Faceva caldo e stavo inveendo per la quarantesima volte nei confronti dei miei capelli troppo lunghi. Attorno a me, un sacco di belle studentesse universitarie abbronzate e coi capelli brillanti (e più lunghi dei miei, ma a loro non dava fastidio!). osservandole, ho scoperto che vanno di moda le gonne corte a vita alta.
Facciamo un attimo finta che esista la possibilità che una fashion blogger non sia aggiornata sulla moda come lo sono io sul mercato della Fiorentina, il che è utopico. Ma, se fosse, il giorno dopo si sarebbe recata alle prime luci dell’alba a rifornirsi di gonnelline a vita alta come se ne andasse della sua sopravvivenza. E non vi nascondo che io un pensierino in proposito lo avevo anche fatto. Solo che siccome mi preparavo a passare tre o quattro ore in piedi (e io, da bravo bradipo, ODIO i concerti in piedi) stavo cercando di fare il pieno di energie seduta sul pavimento. Si è rivelata un’idea non proprio azzeccata, visto che quando, presa dall’unica ondata quotidiana di entusiasmo concessa a noi bradipi, mi sono alzata con scatto felino, lo STRAPPP è stato inequivocabile. La mia meravigliosa gonna color petrolio (a vita rigorosamente normale) che mi ha fatto compagnia per due lunghi anni era da buttare.
Ora, non mi sono preoccupata del fatto che le mie grazie fossero alla mercé degli sguardi di tutti (anche perché con Vasco Brondi sul palco le mie natiche passano certamente in secondo piano [e per una volta avevo addosso della biancheria decente meravigliosa]), ma ho continuato a pensare a come fare un degno funerale alla gonna. Perché io ai miei vestiti mi affeziono. So che Chiara Ferragni a volte mette un abito solo per fare una foto per instagram e poi lo regala.
Sacrilegio. I vestiti sono come dei compagni fedeli. Ricordo ancora come ero vestita (orrendamente) quando sono uscita con il mio primo ragazzo. Disfarmi dei vestiti della quarta ginnasio per me è stato uno sforzo titanico, al punto che alcuni sono religiosamente conservati anche se non ci entrerò nemmeno in caso di carestia. Va da sé, il giorno dopo non ho comprato nessuna gonna a vita alta, perché nessuna gonna alla moda avrebbe potuto compensare la mia perdita.
Questo post è quindi un omaggio alla mia amata gonna color petrolio. R.i.p.