E’ inutile che cerchiate di convincermi che le vostre uscite siano sempre state rose e fiori: di sicuro anche a voi è capitata la mela marcia. Per iniziare, voglio raccontarvi dell’appuntamento peggiore della mia vita.

Una volta può anche succedere di uscire con la persona sbagliata. E non intendo sbagliata perché è ossessivo-compulsiva, mitomane, o sessocentrica. Intendo proprio che pensi di uscire con qualcuno e ti trovi di fronte un altro. Quando però ti capita due volte nel giro di un anno cominci a pensare che lo stress stia superando livelli di guardia. Ma partiamo da principio. Quattro anni fa avevo conosciuto due amici di un mio amico. Uno di loro, pur essendo moro con gli occhi scuri, aveva decisamente il suo perché, così quando mi ha aggiunto a facebook ero stata moderatamente felice. Poi però avevo rilevato dai suoi post che non era propriamente una mente brillante e non ci avevo più pensato.
Una sera però, così dal nulla mi invita a uscire quel bel ragazzo che avevo conosciuto anni prima. E chi sono io per digli di no?
Il cavaliere dei poveri è addirittura venuto a prendermi sotto casa. C’era un solo piccolo problema. Era un obbrobbrio ambulante. Mi sono scervellata tutta la sera su cosa potesse essere successo a una persona che in quattro anni da figo diventa l’incrocio fra Shrek e Renato Pozzetto. Arrivati al locale mi sono resa conto che l’errore era mio. Nella foga delle presentazioni, quattro anni prima avevo confuso i nomi dei due amici, ed ero convinta che mi avesse aggiunto uno, mentre invece l’aveva fatto l’altro. L’amore ai tempi del web 2.0. Un attentato a noi povere zitelle.
A onor di cronaca, mi è capitato di uscire con uomini tendenzialmente brutti con cui mi sono divertita alla grande. Quindi avevo ancora la speranza di salvare la serata. Speranza morta circa cinque minuti dopo, quando ho capito che voleva farmi entrare nella sua setta di venditori di caffè.

caffè
Insomma, le donne si lamentano che gli uomini le portino fuori solo per finire a letto. Ma nessuna di loro si è trovata di fronte un esponente della categoria venditori. Vi assicuro, rimpiangerete il maniaco sessuale. Per farla breve, a sentire lui entrare nella setta del caffè mi avrebbe cambiato la vita. Lui prendeva cinquemila euro al mese, e con i corsi di vendita degli esperti aveva anche risolto i suoi problemi con le donne (WTF?!), perché era diventato più sicuro di sé e stava per comprare casa e mollare il suo lavoro da due soldi. “E dire che c’è gente come te che si arrabatta come può da un contratto all’altro”.
Siccome non ne voleva sapere si sentirsi rispondere NO, ha continuato a scartavetrarmi le palle che non ho con i benefici del suo caffè del menga, mentre io mi estraniavo facendo l’amore col mio sex on the beach. Che tra parentesi ho dovuto pagarmi io, visto che evidentemente i cinquemila euro al mese non fanno di un buzzurro un gentiluomo.
Comunque, lasciatemelo dire, quei sei euro sono stati un investimento azzeccato, perché sono tornata a casa ridendo da sola per le scale, con Prandy che mi guardava come se fossi un topo gigante che gli ammiccava sensualmente. Giuro che d’ora in poi farò più attenzione a chi mi aggiunge a facebook!

E ora tocca a voi! Raccontatemi le vostre uscite più penose!

2 responses to “L’appuntamento peggiore della storia”

  1. Ahah potrei fare di peggio 🙂 ma quindi se non ti paga da bere non e* un gentiluomo?

    Reply to gherardo

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