Whatsapp è diventato gratuito, e si sa. Sulla mia pagina fb ho salutato l’evento con una battuta: “Ah quindi le catene per far diventare Whatsapp gratuito alla fine funzionavano”. Era appunto una battuta, ma non sapevo cosa avrebbe scatenato.
gombloddo(oscuro l’identità anche se il post è pubblico perché sono bbbbuona)

Dopo questo scambio mi sono trovata in grave imbarazzo. Seguendo Protesi di complotto e altre pagine analoghe, sono sempre aggiornata sugli ultimi deliri dei divoratori di limoni mattutini, ma le parole sibilline del mio amico fb mi hanno colto impreparata. Ed era veramente frustrante, perché so che quando le cose partono così alla #noncelodddicono le risate sono assicurate. Per fortuna, avendo una personalità poliedrica, oltre a occuparmi di informazione scientifica io gioco al fantacalcio. E nel nostro gruppo (whatsapp, of course, perché Telegram non lo usa nessuno) c’è sempre qualcuno pronto a spiegarti ogni cosa, dal funzionamento di un vibratore al cambio di modulo del Milan.
E così ho scoperto perché ora abbiamo Whatsapp gratis. Ve la faccio breve: in pratica ci spiano (bella novità), e in base alle parole che usiamo quando ci scambiamo messaggi Mark Zuckerberg ha un sacco di dati da vendere alle aziende.
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Ok, non vi nascondo di essere rimasta parecchio delusa. Voglio dire, mi pare chiaro che abbiamo rinunciato alla privacy il giorno in cui abbiamo comprato il nostro primo modem, per cui poco mi tange se Mark indicizza quello che scrivo o meno. Adesso di sicuro sa che non mi interessano i vibratori a forma di microfono (vi risulta una crisi nel settore?).

Però arrendermi alla banalità mi ha lasciato con l’amaro in bocca. E così ho deciso di costruirla io la teoria complottista. Se devo morire per averla svelata lo farò da martire della (pseudo-)scienza.

Ragazzi, i dati non c’entrano. Sono sicura che questo post verrà cancellato non appena l’NWO di Trambacche verrà allertato, quindi leggete finché siete in tempo e condividetelo in massa.
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Dunque, come tutti sanno, i matrimoni sono in diminuzione. Sarà che la gente è diventata inesorabilmente cinica o che non ha i soldi per convolare a nozze con un centinaio di estranei di fronte a cui bullarsi, ma quel che è certo è che a breve anche i divorzi saranno in netta diminuzione, se non altro perché è il matrimonio la prima causa di divorzio.
Gli avvocati divorzisti, che non hanno trovato la laurea nelle Pringles come certa gente, sanno perfettamente che vanno incontro a un periodo di vacche magre e per questo hanno deciso di cautelarsi. E così la lobby degli avvocati divorzisti (LAD) ha preso contatti con Mark Zuckerberg. Il dialogo è stato questo (ho intercettato i dati grazie ai microfoni installati nella sede NWO di Segrate).

(saluti, inchini, orgia con Rettiliane… saltiamo i preliminari ed entriamo nel vivo).

LAD: Senti Mark, abbiamo saputo che Whatsapp sta perdendo utenti, perché la gggente preferisce altri sistemi gratuiti. A causa di ciò stai perdendo molti soldi, nevvero?
Mark: Ebbene sì. Ho calcolato che se continuo così nel 4500 dIA (dopo l’impatto con l’asteroide), potrei addirittura non potermi più permettere la Jacuzzi.
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LAD: È una tragedia, Mark, ma noi abbiamo la soluzione per te.
Mark: ottimo, ma siate brevi, perché il mio tempo costa mezzo milione di dollari al secondo. Lo dico per voi, che pare non ve la passiate tanto bene.
LAD: Eggià Mark. Per andare dritti al punto, noi campiamo di divorzi. Se la gente non divorzia noi non campiamo. Se la gente non si sposa, nessuno divorzia più. Per cui, nei prossimi anni, dobbiamo puntare a far divorziare le poche coppie regolari che sono rimaste.
Mark: comprendo. E io a cosa vi servo?
LAD: Mark, te prego, dacce l’accesso alle chat di whatsapp. Potremo sgamare un sacco di coniugi infedeli e recapitare in via anonima le informazioni ai nostri futuri clienti, recapitando anche un nostro biglietto da visita facendolo cadere dall’aereo assieme a tutte quelle schifezzine. Ti va? Eh!? Certo, dovresti rinunciare a un po’ di soldi rendendolo gratuito, chessennò la gggente non è stupida e passa a Telegram, ma verrai ampiamente risarcito. Noi crediamo molto in questo investimento.
Mark: Cosa intendete, esattamente, con “molto”?

(qui ci sono delle interferenze e non sono riuscita a capire l’esatta cifra, ma non disperate e andate a spanne).

Mark (ridendo sotto i baffi perché gli avvocati non sanno che poteva fare la stessa cosa con Messenger): Perfetto. Avevo giusto bisogno di comprarmi quell’isoletta nel Pacifico. Volevo attrezzarla a lettiera per Beast (il suo affezionatissimo cane, ndr), perché è un’indecenza che la povera bestiola abbia a disposizione solo 450mq per le sue necessità.
pastore ungherese(questo non è il cane di Mark, che non mi avrebbe mai dato l’autorizzazione a usare la sua foto, visto che sto scoprendo i suoi altarini. Però ha la stessa aria da mocio Vileda!)

Lobby e Mark si strinsero la mano e l’accordo fu siglato. Per questo ora noi possiamo risparmiare 89 cent con i quali potremo permetterci addirittura 3/4 di caffè e per i quali stiamo gridando al miracolo. Ma naturalmente nessuno ce lo dice. Mi raccomando, condividete in massa questo post, prima che lo cancellino dall’Internet.

PS: Comunque se ricevete anonimamente le chattate di vostro marito e della sua segretaria, valutate anche l’ipotesi che possa avervele mandate quest’ultima.

PPS: Qui c’è un altro articolo, se volete scoprire chi si cela dietro l’invenzione delle giornate mondiali!

2 responses to “Whatsapp gratis, ma il perché non ce lo dice nessuno”

  1. Reply to Pietro

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