Volevo scrivere questo post molto prima, ma cosa volete, dovevo riprendermi dal gol di Ilicic. Poi ormai lo sapete che sono bradipa e arrivo in ritardo come i carabinieri.

Fatto sta. Giorni fa, stavo tranquillamente rientrando in casa. Dovete sapere che abito in una zona un pochetto malfamata, almeno la sera. Ma erano le 20.30, e di solito i rapinatori si svegliano più tardi, quindi non mi aspettavo ciò che è successo.Sotto casa mia c’erano dei loschi individui. Scuri di carnagione, confabulavano in modo misterioso.
Appena hanno visto che stavo per entrare in casa cominciano a chiamarmi. “Signora?” e siccome io mi sono ben guardata da rispondere (perdinci, semmai “signorina”!) hanno continuato “…Signora!”
Entro velocemente, chiudendomi la porta alle spalle. O almeno, credendo di essermi chiusa la porta alle spalle, perchè in realtà quelli mi hanno seguito dentro.
Ora, stranamente non ho avuto paura. Sono altre le cose che mi spaventano, ma io evolutivamente parlando sono quella che vedeva la tigre affamata e le faceva cucci-cucci e grattatina sotto il collo.
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Quello che mi ha veramente spaventato è stato vedere uno di loro tirare fuori il distintivo. Non lo so, io vi giuro che non ho un allevamento di marjuana, che non caccio dolci panda e pago le tasse. Eppure i distintivi mi spaventano. Sarà perchè una volta mi sono trovata per caso in mezzo a una manifestazione e un poliziotto mi ha scaraventato contro una vetrina semplicemente perchè passavo di là. Un bernoccolo pazzesco, e ovviamente nessuna possibilità di fare denuncia. Per cui, forse, da allora, per me distintivo = bernoccolo.

Comunque mi hanno chiesto a che piano abitavo, e mi hanno detto che dovevano fare un controllo a un altro piano. Ora, io non so se giuridicamente parlando avessero bisogno di un mandato, ma mi pare sacrosanto collaborare con la polizia, viste le cose che accadono nel mio quartiere, per cui sono stata contenta di farli entrare.

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Ma io so distinguere il distintivo di un poliziotto da quello di un carabiniere, mentre di sicuro non so distinguere un distintivo vero da uno falso. Per cui, a scanso di equivoci, appena entrata in casa mi sono precipitata a chiamare il 113 per sapere se avevano davvero un’operazione in corso. I miei peggiori sospetti si sono concretizzati quando il tizio disse: “Non mi risulta. Me li saprebbe descrivere?” mmmmm, hai beccato la persona sbagliata, Johnny. Io se dovessi essere testimone a un processo manderei in prigione 15 persone minimo sulla base di un confronto all’americana. “Mah… bassetto. Moro. Scuretto. Accento di Puglia Basilicata o Calabria”. Indovinate quale particolare lo ha identificato? ^_^ Comunque mi ha lasciato in linea, chiamando un tizio “Ehi, sei tu in via Taldeitali?… Ok perfetto.”
“Sì, signora, non si preoccupi, siamo noi.”

Ora, che ve posso di’. Mi fa piacerissimo che i Buoni controllino la mia magione. MA PIANTATELA DI CHIAMARMI SIGNORA!!!

2 responses to “Perbacco, la legge!”

  1. Gli anni passano

    Reply to Marco

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