Tipologia di donne che non sopporto: le secchione.
Avete presente quando da bambine non potevate buttare l’occhio sul compito della vostra compagna perché lei aveva innalzato una barricata di astucci, libri e qualsiasi cosa vi potesse impedire di dare un’occhiata? Adesso i compiti non ci sono più, ma le secchione si sono evolute. Sono quelle che se chiedi dove hanno comprato una borsa ti rispondono che è vintage (leggi: H&M 15 euro), se chiedi che rossetto hanno addosso, lo hanno comprato in Giappone, se osi anche solo ventilare l’ipotesi di prenderti il loro vestito ti raccontano che l’ha fatto la loro nonna (in realtà l’hai visto da Mango a 40 euro).
Posso ammettere che risulti fastidioso, per alcune, andare a una festa e trovare qualcuna con lo stesso vestito. Ma non vedo perché cadere nel patetico inventando ogni volta storie implausibili su come quel vestito/borsa/rossetto è entrato in vostro possesso. Anche perché se la vostra interlocutrice ha un interesse per la moda di un punto percentuale superiore a quello di un ingegnere atomico, vi sgamerà immediatamente.
La categoria peggiore
Una categoria a parte, e a mio parere la più fastidiosa, è costituita dalle secchione olfattive. Quelle che quando chiedi che profumo portano ti rispondono che hanno addosso un miscuglio di due/tre profumi.
Ora, io mi immagino la scena. Si sono preparate per uscire, indossando il loro profumo abituale. Mentre si recavano nel luogo di ritrovo, hanno vissuto un’esperienza terribile: in un vicolo sono state immobilizzate da un malintenzionato, che le ha cosparse di profumi di provenienza sconosciuta. Dopo essersi fatto garantire il loro silenzio, il malfattore le ha lasciate andare. Questo è il motivo per cui loro vorrebbero dirvi che profumo indossano, ma proprio non possono. Non chiedete loro altro, stanno ancora cercando di superare la sindrome post-traumatica. A questo punto chiedo sempre quali sono questi due/tre profumi misteriosi. La risposta è, invariabilmente, “Mah, non mi ricordo”. A quel punto bisogna mantenere il sangue freddo. Lo so, la tentazione è quella di rispondere:
1) Capisco, sei posseduta e li ha scelti Satana.
2) Sei svampita come poche
3) Eh, lo so. Capitava la stessa cosa anche alla mia bis-bis nonna prima di morire. Ho dei bravi becchini da consigliarti
No. Voi sorridete sornione. Il giorno dopo recatevi in una profumeria fornita. Dirigetevi verso gli ultimi profumi usciti. Ci sono buone possibilità che tra loro troverete la fragranza che avete sentito la sera precedente. A quel punto organizzate una seconda uscita, e mentre parlate del più e del meno sorprendete la vostra secchiona: “Sai, ho trovato una fragranza che ricalca perfettamente la tua: XYZ eau de toilette. Così non devi impazzire ogni volta a fare miscugli”. Il tutto condito naturalmente con un sorriso da ragazza della porta accanto.
E voi chi siete? Le secchione o quelle che pensate che un vestito uguale non sia una tragedia? Secondo me se uno è bravo a personalizzare, il particolare uguale alle altre invitate alla festa non si nota nemmeno: è una figata, come il personal branding!