Eravamo rimasti alla mia dichiarazione di guerra alla Feltrinelli. In realtà non era stata semplicemente la copertina sbagliata a mandarmi fuori dai gangheri: quell’ordine era davvero partito male. Vi spiego in breve come funziona quel sito: voi fate il vostro ordine. Per ogni articolo vi dicono in quanti giorni riusciranno a procacciarselo. A quel punto, se vi va bene, disponete il pagamento, ma i soldi vi saranno scalati soltanto quando i libri saranno tutti disponibili. Fino a quel momento voi potete annullare o modificare l’ordine. È un metodo molto onesto, secondo me; per dire, nei siti di saldi online spessissimo non va così: ti scalano subito i soldi dalla carta, e se c’è qualche problema aspetti e speri nel rimborso. Sì, ok, non mi è mai capitato che non mi rimborsassero, ma è pagare merci che fisicamente non ci sono ancora che mi dà fastidio.
libri-1Insomma, mi era arrivata la fatidica mail: “Il tuo ordine è in ritardo, puoi annullarlo o puoi aspettare e sperare.” Ricordiamo che stavo aspettando il terzo elemento di una trilogia. E da due giorni avevo finito il secondo. Come se non bastasse, il libro che secondo loro non arrivava era un super best seller. In ogni libreria ce ne saranno state una cinquantina di copie. Non si parlava di un libro sulla chimica dei rossetti, si parlava di un libro stazionario in ogni classifica. Così, per scrupolo, vado a controllare la pagina di quel libro. “Subito disponibile”. WTF?? Ma allora me stai a cojona’! Non faccio una piega, annullo l’ordine, lo rifaccio e il giorno dopo parte. Però, capirete, mi sentivo un po’ presa per il culo per i fondelli.

Quindi la misura, all’arrivo del libro celestino, era già quasi colma.
Devo dire che il servizio clienti della Feltrinelli ha risposto alla mia mail piccata con prontezza e gentilezza. Avevo chiesto se potevo cambiare il libro in negozio, visto che era da giorni che stavo aspettando di leggere finalmente il terzo libro, e loro mi hanno detto che me lo potevano cambiare con spese di spedizione a loro carico, ma che il negozio non aveva alcun obbligo in proposito. Potevo provare, ma non c’era nessuna garanzia. Insomma, armata di arroganza fino ai denti chiamo Feltrinelli. La tipa che mi risponde al telefono, mentre le spiegavo la situazione avrà sbuffato una ventina di volte. Ora, io capisco che loro non c’entravano, ma accidenti, perché dovevo andarci di mezzo io?? Insomma, la conclusione è stata una cosa tipo: “Sì, te lo possiamo cambiare, ma devi superare il fossato dei coccodrilli, combattere contro il drago e limonarti Giuliano Ferrara.” Naturalmente lo scopo era quello di scoraggiarmi, ma ero così determinata che nemmeno Giulianone nostro avrebbe potuto fermarmi.

-to be continued-

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